

Un’esperienza immersiva tra vivaio, campi e trasformazione per raccontare la qualità del datterino – rosso, giallo e arancione – e del pizzutello, direttamente a chi lo porta ogni giorno in cucina.
Il 23 luglio, è andata in scena una nuova tappa del Datterino Tour il format esperienziale ideato da Finagricola – per il brand Grangusto – per aprire le porte della propria filiera produttiva a professionisti della ristorazione e dell’arte bianca. Un appuntamento speciale che ha visto la partecipazione di alcuni tra i più rinomati pizzaioli italiani e di numerosi giovani chef, curiosi di conoscere da vicino l’origine del pomodoro datterino – giallo e rosso – che ogni giorno utilizzano nelle proprie creazioni.
Il tour si è articolato in tre momenti chiave, ciascuno pensato per raccontare in profondità il percorso che trasforma un seme in un prodotto di eccellenza.
La prima tappa ha riguardato il vivaio di Finagricola, cuore pulsante dell’intera filiera. Qui, tutto prende forma: dai semi selezionati nascono le piantine che vengono allevate con attenzione e competenza. Un luogo che l’azienda considera come una vera e propria nursery, dove ogni pianta riceve le cure necessarie per svilupparsi forte e sana. È da questo spazio prezioso che prende avvio il processo che porterà, mesi dopo, a raccolti di altissima qualità.
La seconda tappa si è svolta nei campi coltivati (Finagricola lavora su circa 360 ettari) dove prende vita il lavoro quotidiano della cooperativa. Gli ospiti hanno potuto osservare da vicino le tecniche adottate: l’uso dei bombi per l’impollinazione naturale, la raccolta manuale dei frutti al giusto grado di maturazione, e l’attenzione scrupolosa ai dettagli agronomici e ambientali. Un’agricoltura evoluta, ma ancora profondamente radicata nel rispetto della natura.
Infine, il tour si è concluso con la visita agli stabilimenti di trasformazione, dove il pomodoro datterino viene lavorato con tecnologie avanzate nel rispetto della freschezza originaria, per preservarne gusto, colore e proprietà organolettiche.
Fare cultura del pomodoro, per Finagricola, significa anche questo: accogliere chi lavora nella ristorazione e fargli toccare con mano l’origine dei prodotti che poi porterà ai propri clienti. Perché la qualità non è un’etichetta, ma un percorso condiviso, fatto di cura, sostenibilità e scelte responsabili lungo ogni passaggio della filiera.
A chiusura del tour, gli ospiti sono stati accolti nella “Sala del Gusto” per una degustazione selezionata dei prodotti Finagricola, interpretati con semplicità e rispetto delle materie prime. Un momento di confronto informale, che ha generato dialoghi autentici tra produttori e professionisti, accomunati dalla stessa ricerca di eccellenza.
Con il Datterino Tour, Finagricola conferma il proprio impegno a rafforzare il legame tra agricoltura e cucina, valorizzando la trasparenza, la filiera corta e la condivisione di saperi come elementi centrali per un futuro del gusto davvero sostenibile.